Luglio 2011 on the road -9-

foto09Afoto09B6 luglio, AMARILLO (Texas) – The Big Texan Steak Ranch
AMARILLO (Texas) è già di per sè un luogo di caccia per il segugio della 66. Ma dove si può toccare con mano l’anima texana della Route è il BIG TEXAN STEAK RANCH.
Qui l’immane salone da pranzo addobbato di pelli e corna è sempre affollato; una tavola rialzata in posizione centrale, giusto a ridosso delle griglie ardenti sempre in funzione a prescindere dall’ora, costituisce l’altare dove quotidianamente si consuma il sacrificio di chi osa accettare la sfida del locale: far fuori in 1 ora la mitica bistecca da 72 once. Non manca l’officiante, che ricorda ai presenti e al pubblico i termini della scommessa, presenta il/i concorrenti, fa partire il cronometro a grandi led luminosi. Una webcam riprende il tutto in diretta e lo manda su internet.

Se vinci non paghi il conto, se perdi lo paghi salato. Partono tutti con grande baldanza, a occhio la cosa sembra fattibile (non si fa la giusta attenzione all’altezza della carne), il profumo della bistecca è irresistibile e acceca la ragione. Perdono quasi tutti.
Ho assistito alla performance del signore del Wisconsin che vedete raffigurato; giovane, sorridente e ben piantato, è partito addirittura con nonchalance. Dopo mezz’ora vacillava, sembrava un pugile suonato; la bistecca che aveva davanti appariva quasi intera. A noi che lo incoraggiavamo rivolgeva ormai gesti sconsolati.

Non me la sono sentita di assistere alla disfatta, sono andato a distrarmi in una delle sale accanto, un megashop che espone di tutto, dai simboli della 66 all’abbigliamento da cowboy agli ologrammi horror. Pregevoli i portachiavi di serpente a sonagli (vedi), specie che frequenta volentieri questo e i successivi stati attraversati dalla Route.
Nell’attesa che intraprendiate il pellegrinaggio alla Mother Road, potrete trovare un succedaneo a questo locale molto più vicino di quanto non immaginiate: a Voghera, il Cowboys Guest Ranch.

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Mario Conti

Luglio 2011 on the road -6-

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3 luglio, PARIS SPRINGS (Missouri) – Alla stazione di Gary.
Gary è di quei personaggi che fanno tutt’uno con l’ambiente che si sono costruiti. Chiacchierone, prodigo, pletorico, istrionesco.
Sospeso nel tempo come il suo covo nel bel mezzo della rigogliosa e movimentata campagna del Missouri.
Un luogo – meta di  pellegrinaggi a tema – che ti risucchia (se ami il
genere; e lo ami, se no non saresti qui) a tempo indeterminato, quanto
ne occorre per passare al setaccio le centinaia di reliquie stratificate ovunque.

Mario Conti

Luglio 2011 on the road -4-

foto041 luglio, MT. OLIVE (Illinois) – Stazione Shell
Le stazioni di servizio sono un pezzo forte del repertorio della Route.

Oscillo tra il preferire i gioiellini scintillanti come questo di Mt.
Olive e il rimanere ipnotizzato da quelle cadenti, abbandonate, ancora piú evocative per l’immaginazione.

Mario Conti